Premiazione finale campionato valligiano

A coronamento di una stagione per noi molto buona, è arrivato il momento delle premiazioni. Sabato 16 novembre è in programma a Predazzo presso la sala cinema della Scuola Alpina Guardia di Finanza la cerimonia ufficiale. Oltre ai riconoscimenti ad atleti e società (saranno premiati tutti i bambini/ragazzi fino alla categoria cadetti che hanno preso parte ad almeno 3 prove, 4 prove per le altre categorie) è in programma un interessante intermezzo con proiezione di un filmato sui 50 anni del campionato. Al termine pasta party!
Il ritrovo per noi di Cornacci Running sarà in Piazza C.Battisti alle ore 16.15. Provvederemo al trasporto con i nostri pulmini sia in andata che in ritorno.
Vi aspettiamo numerosi... in fondo la festa è vostra!

Eccovi un'interessante anticipazione del filmato che verrà proiettato durante la premiazione.


Cornacci Running ancora in evidenza!

Nel pomeriggio di sabato 20 luglio si è disputata la Mini Dolomites SkyRace, con tanti futuri campioni in gara su un percorso cittadino nel centro di Canazei. Nella categoria ragazzi si è imposto Francesco Degiampietro su Simone Deflorian e Gianmaria Porta in campo maschile, quindi Noemi Delladio su Elisa Tron e Fabiana Carpella. Nella gara riservata agli allievi, su un percorso più lungo, il successo ha arriso a Simone Varesco su Davide Longo e Roberto Vanzetta e a Gloria Vinante su Naike Ghetta.
Che dire, altra splendida giornata per Cornacci Running!


Guarda un po' chi si rivede...

Se il buongiorno si vede dal mattino...
Il mattino di Cornacci Running, che sembrava di per sé già buono in termini di interesse e di partecipazione, ora è splendente anche in considerazione dei risultati tangibili riscontrati. Senza timore di essere smentiti si può già parlare dei meritati frutti di quanto seminato durante questi primi sette mesi di nuovo corso, sulla base di un diverso approccio verso il concetto di gruppo. E quindi frutto degli sforzi di alcuni runners non solo amanti del "gesto solitario" della corsa ma anche disponibili a dedicare tempo e risorse alla formazione di un gruppo consolidato.
Nello specifico parliamo naturalmente del primo posto provvisorio dopo due prove nel Campionato Valligiano di Corsa Campestre. Se magari, almeno a detta di alcuni, ciò è merito anche di qualche defezione importante negli altri gruppi... noi ci godiamo orgogliosamente il momento.
Poi in autunno, si vedrà...








Altre foto sono disponibili, con le classifiche complete, sul sito ufficiale del Campionato Valligiano di corsa campestre all'indirizzo www.campionatovalligianofiemme.it.

Week end con Pizzolato, esperienza unica!

Se il buongiorno si doveva vedere dal mattino, quel sabato non sembrava certo avere dei buoni auspici. Pioggia battente per tutta la notte con la prospettiva dei test in pista a Cavalese. Al momento del raduno tregua del maltempo, tanto tempestiva che pareva programmata. Via con il test Conconi con gruppi da 4 in sequenza, comandati a distanza dagli ordini di Ilaria e dal fischio di Orlando, segno inequivocabile che avremo dovuto trovarci esattamente in quel punto della pista, non un metro avanti o uno indietro... proprio lì. Partenza lenta e incremento graduale della velocità, il paradosso di un disagio per la bassa velocità che si trasforma in quello generato dal motivo opposto. Ognuno fino ai propri limiti, diversi ma con le stesse identiche sensazioni.


Un occhio alle già provate fibre muscolari per scoprire lontane affinità con Baldini o con Bolt, e poi le riprese degli stili di corsa, una sadica pratica che rivela impietosamente difetti e lacune. Gomito largo, testa inclinata, piede secco, iperpronazione... ce n'è per tutti. Con quell'impressione di disagio che si prova sentendo la propria voce registrata, si osservano le immagini e si ascoltano attentamente gli appunti di Orlando che, seppur non abbiano mai avuto il carattere impositivo di una correzione necessaria, fanno riflettere.
I risultati dei test che Orlando ci consegna in una domenica mattina tanto bella quanto fresca certificano ufficialmente i nostri limiti. Vo2, soglie, capacità e percentuali... importanti concetti che però poco si addicono a molti di noi con la propensione alla corsa a sensazione.
Un fartlek "nervoso" a Ziano ci accompagna verso la fine dello stage. Alcune dritte su come effettuare bene lo stretching e i saluti.


Un'esperienza unica, con preziose informazioni che ridondano ancora in testa ma che, una volta metabolizzate, faranno sicuramente da stimolo per migliorare.
Grazie a Orlando e Ilaria per la competenza ma soprattutto per la squisita disponibilità.
Credo che per alcuni di noi sarà un'esperienza che si ripeterà, se non altro per verificare se i compiti sono stati fatti bene!
Sergio.

Le tre grandezze fondamentali del fondista


C'è molta confusione nella terminologia legata ai parametri fisiologici di un atleta, che spesso sono usati con significati differenti da atleti e allenatori. Solo i fisiologi li definiscono e li interpretano correttamente.
Tre sono le grandezze fondamentali nella valutazione delle capacità atletiche. Per comprenderle occorre conoscere un minimo di fisiologia. È a tutti ben nota la condizione per la quale in conseguenza di un ritmo di corsa troppo sostenuto iniziamo a respirare affannosamente. È altresì ovvio che il nostro corpo ha bisogno di più energia per andare più forte e che cerchiamo ossigeno per sostenere i meccanismi metabolici che ci forniscono questa energia.
Il massimo consumo d'ossigeno (VO2max) si ha quando in risposta a un aumento della richiesta energetica non si ha un aumento del consumo d'ossigeno.

Ricordo che il massimo consumo d'ossigeno dipende dalla gittata cardiaca massima e dalla massima differenza arterovenosa. Data una distanza e un determinato VO2max, la percentuale del massimo consumo d'ossigeno alla quale l'atleta riesce a correre la distanza è detta percentuale di utilizzo. Si verifica (Pèronnet) che l'atleta è in grado di prolungare lo sforzo in condizioni di VO2max per circa 7' e che la situazione corrisponde a concentrazioni di lattato nel sangue che vanno da 5 a 8 mmol (convenzionalmente 6,5).
Nel tentativo di produrre maggiore energia, accanto al meccanismo aerobico (in presenza cioè di ossigeno) opera anche quello anaerobico (in assenza di ossigeno). Quest'ultimo produce idrogenioni il cui accumulo porta all'inibizione della contrazione muscolare e ciò renderebbe impossibile il mantenimento della potenza meccanica. Pertanto la concentrazione di lattato nel sangue non deve essere così elevata da impedire la contrazione muscolare.
La soglia anaerobica (SAN) è il valore massimo dell'intervallo di velocità alla quale vi è costanza di valori di lattato nel sangue per alcune decine di minuti.

Lattato e massimo consumo d'ossigeno

Convenzionalmente (può variare da atleta ad atleta, da 3,5 a 4,5 mmol/l), corrisponde a una concentrazione di lattato nel sangue di 4 mmol/l (Mader) e alla velocità che un atleta ben allenato può tenere per alcune decine di minuti fino all'ora. Un errore comune è quello di far coincidere la cosiddetta potenza aerobica (PAE) con la SAN. La potenza è una grandezza che esprime il lavoro nell'unità di tempo; si può parlare di massima potenza aerobica e ciò avviene al massimo consumo d'ossigeno. Si può anche parlare della potenza erogata quando l'atleta ha la massima concentrazione stabile di lattato nel sangue (corrispondente a 4 mmol/l) e allora sta correndo alla velocità della SAN.

Poiché l'atleta riesce a mantenere la velocità della soglia anaerobica per alcune decine di minuti, se lo sforzo si prolunga oltre l'ora, deve ricercare un'altra velocità che gli consenta di mantenersi in equilibrio.
La soglia aerobica (SAE) è il valore minimo dell'intervallo di velocità alla quale vi è costanza di valori di lattato nel sangue per alcune decine di minuti. Rappresenta la velocità oltre la quale aumenta la concentrazione basale di lattato.

Osserviamo il grafico. Per velocità più basse della SAE la concentrazione di lattato tende a tornare a valori basali; per velocità più alte della SAN la concentrazione s'impenna bruscamente.
Convenzionalmente (può variare da atleta ad atleta, da 1,8 a 3,2 mmol/l) la SAE corrisponde a una concentrazione di lattato nel sangue di 2 mmol/l e alla velocità che un atleta ben allenato tiene sulla maratona.

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